20 - Colori e serigrafie
- Dettagli
- Visite: 974
Oggetti di forma semplice esposti in mezzo ad altri simili necessitano di un richiamo che catturi l’attenzione dell’acquirente.
Il decoro sfrutta i pigmenti primari rosso, blu, giallo e due derivati ottenuti mescolati ottenendo l'arancione e il verde. Il terzo derivato, il viola non è mai usato. Questo poteva essere stata una scelta di scelta di stile o dovuta alla tecnica in uso nel 1970.
Si trova invece come sesto colore l'azzurro. Il classico set di bicchieri è quindi composto da "6 colori" che sistematicamente ritroveremo in quasi tutte le serie di contenitori nutella® del periodo e anche dopo.
A volte, ma raramente compaiono il rosa e il verde acqua.Il primo è estremamente raro e si potrà notare come esso appare nelle serie quando manca l’arancione. Il verde acqua è poi ancora più raro.
Queste e altre piccole constatazioni cromatiche inducono a ipotizzare, in assenza di una testimonianza originale, che le diverse vetrerie che producevano i contenitori non fossero tra loro collegate e non disponessero dello stesso pigmento.
Si segnala infine come pochi pezzi dell'epoca contengano il colore bianco. Il bianco è usato come forma di completamento, a guarnizione, come sfondo o come cornice. Ecco l'elenco dei colori:
Verde |
Blu |
Azzurro |
Rosso |
Arancio |
Giallo |
Verde |
Rosa |
Bianco |
Nero |
Con progredire della serigrafia industriale e l'abbassamento dei costi di produzione i colori presenti in un bicchiere aumentano.
Cresce anche la qualità del decoro. Uno straordinario esempio raggiunto dalla serigrafia industriale (per oggetti di massa) lo troveremo nella serie di 96 bicchieri con i nomi propri.
immagine bicchieri con decoro Liberty (1980 circa) |
|
Breve storia e tecnica della Serigrafia |
Serigrafia è una parola composta unendo l'aggettivo serico (dal greco), che significa di seta e il verbo grafo, che significa scrivere, disegnare. Nel 1946 sedici artisti americani sperimentarono questa tecnica in ogni sua implicazione pratica costituendo la National Serigraphy Society e nel 1948 venne pubblicato negli Stati Uniti d’America il primo moderno manuale di serigrafia: The Technique of Silk-Screen Process di Anthony Velonis. Nel 1950, in Europa, furono presentate grandi mostre di stampe realizzate con il procedimento serigrafico, successivamente ed in particolare in Germania, si notò un discreto interesse per le sue applicazioni commerciali ed industriali. Per oggetti di largo consumo si tratta quindi di un procedimento moderno. La serigrafia su vetro è industrialmente usata per riprodurre marchi, scritte e/o disegni sia su superfici piane che superficie curve o tonde. Rappresenta un ottimo metodo per ottenere immagini permanenti sulla superficie di vetro. Il vetro viene trattato con colori ceramici e quindi sottoposto a trattamenti termici quali la tempera e la curvatura, che rendono indelebile l’immagine decorativa. |
||
Applicazione dello smalto porcellanato su vetro e cottura Affinché lo smalto applicato come strato secco o essiccato possa aderire sul supporto è necessario un riscaldamento ad alta temperatura e per un tempo opportuno. Questo trattamento termico prende il nome di vetrificazione. La temperatura per la vetrificazione varia da 550 a 700 gradi centigradi. Come già detto questa tecnica è basata sull'impermeabilizzazione di alcune aree di un tessuto teso sopra un riquadro, di metallo o legno, attualmente ottenuta tramite l'utilizzo di appositi prodotti fotosensibili conosciuti anche con il nome di emulsioni o "gelatine". Nella pratica la stampa in serigrafia avviene in due fasi:
Vista l'estrema semplicità dell'operazione ne deriva anche un relativamente modesto costo nelle attrezzature e macchinari; molto competitivo rispetto alle altre tecnologie di stampa. La serigrafia eseguita con gli appropriati prodotti permette di ottenere oggetti con marcature e decorazioni brillanti e resistenti per anni. I bicchieri nutella® delle foto hanno almeno 15 anni di differenza tra loro, ma il procedimento usato per decorarli, nella sostanza, non è variato. |