02 - La Pantera Rosa: un compleanno per due

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Nel 1994 ricorre un importante anniversario in casa Ferrero: nutella® compie 30 anni. 

Nel 1994 sui bicchieri appare, non a caso, un testimonial sino ad allora inedito: la Pantera rosaLa scelta risiede nel fatto che la crema di nocciole e il Cartoon sono coetanei.
nutella® “nasce” infatti ufficialmente il 20 aprile 1964 e la Pantera Rosa l’11 aprile dello stesso anno. Dunque quell'anno non solo Ferrero rende omaggio al personaggio,
ma contemporaneamente cerca l’effetto 'eco'. perché molte attenzioni nei mass media vertono su tale personaggio.

La casa madre regala anche una serie di gadget morbidi e in rilievo inserendoli nel vasetto “gran formato” da 750 gr. Chiamati SOFT questi pezzi, data la loro deperibilità,
se in ottime condizioni possono avere oggi una discreta valutazione nel mondo del collezionismo (Immagini collezione L.Carati). 

The Pink Panter

The Pink Panter

The Pink Panter

 Pink Panter su schettini

Pink Panter tennis

Pink Panter pugile

 

Soft 1

Soft 2

Soft 3

Soft 4

Soft 6

Soft 5

 Anno di produzione 1994

  Soft 1-2-3-4-5-6

 produttore Plasteco - Milano


Etichetta vaschette

 Riproduzione di etichetta
 presente nei vasetti da 750 gr.
 Costo 6.100 lire anno 1994

 

Tappo di vasetto

Immagine da
collezione S.Paganoni (Bergamo) 



L'origine del 
titolo della storica commedia diretta dal regista Blake Edwards  deriva dal nome di un prezioso diamante.
Il diamante viene rubato ad una principessa indiana e su tale furto indagherà a modo suo lo stravagante ispettore francese Closeau, interpretato dall’attore inglese Peter Sellers.
Il personaggio animato venne ideato solo per rendere originali le immagini di apertura  del film, quelle in cui appaiono i nomi degli interpreti divenne un cult dei cartoons.
 

(informazioni tratte dall'enciclopedia Wikipedia)


Il regista Blake Edwards nel dare gli ultimi ritocchi alla sua commedia, pensò di far aprire il film da una sequenza animata, che avrebbe fatto da sfondo allo scorrere dei titoli di testa.
Si voleva allora creare un personaggio nuovo ispirandosi a due idoli del cinema di quei tempi: Cary Grant, per la sua innata eleganza nei comportamenti e James Dean impertinente
e giovanile; ma questo non sembrava sufficiente, non essendo previsti dialoghi per il cartone animato, si ricorse alla mimica di un grande eroe del film muto: Buster Keaton.
I disegnatori David DePatie e Fritz Freleng fecero inoltre muovere il “felino” sulle note di una strepitosa colonna sonora scritta dal musicista Henry Mancini. Presto il leit-motiv
diventò un vero e proprio cult musicale. Il personaggio e la musica diedero ai film di Edwards un tocco di classe importante, tanto che la prestigiosa rivista inglese Time,
nel numero del 27 aprile 1964, si espresse con queste testuali parole: "Le animazioni dei titoli del film di Blake Edwars sono . . . meglio del film".


Gli ideatori del cartoon produssero in seguito una serie di cortometraggi con una “pantera” aristocratica, elegante, sofisticata ma soprattutto surreale.
Il cartoon diventò popolare: già il primo corto, “The Pink Phink”, si aggiudica un Academy Award.
Quattro anni dopo la prima uscita, negli Stati Uniti d’America, la rete NBC inizia a
trasmettere in televisione le serie animate, poi replicate in tutto il mondo. Seguiranno nel tempo ben altri 140 e più cortometraggi di successo.


Dieci anni dopo, nel 2004, la casa cinematografica americana MGM produsse The Birth of the Pink Panther, una nuova commedia dal cast speciale: Steve Martin è l’ispettore Clouseau,
Jean Reno incarna Ponton, inseparabile assistente dell’ispettore, e la bella Beyonce interpreterà Xania, pop star sospettata per il furto della gemma “Pantera Rosa”
(la stessa del primo film). Il film, diretto da Shawn Levy, si è basato su un soggetto di Blake Edwards.
Non è tutto. la casa discografica EMI ha presentato “Pink Panther’s Penthouse Party”,
compilation di musiche pop e lounge, con nuove versioni del classico tema di Henry Mancini e brani originali. 

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